Accanto alle attività istituzionali di supporto alla ricerca universitaria ospitata nelle serre e nei campi sperimentali e alla didattica di diverse Facoltà scientifiche dell’Ateneo, l’Orto è sede di numerosi progetti legati alla conservazione e alla divulgazione della diversità vegetale.
Tutela della biodiversità
La tutela della biodiversità è tra gli scopi principali di un Orto Botanico. L’orto Botanico Città Studi è impegnato in diverse iniziative volte alla tutela di specie della flora autoctona Italiana. Tra queste sono:
Dracocephalum austriacum
In collaborazione con il Centro Flora Autoctona della Regione Lombardia è in corso una ricerca sulla propagazione della specie Dracocephalum austriacum, specie rarissima in Italia, di interesse comunitario e inserita negli allegati della direttiva Habitat, oltre che dalla bellissima fioritura.
Sono stati messi a dimora semi raccolti presso le popolazioni in natura per studiarne la capacità di germinazione e ottenere dei protocolli per la sua propagazione. Inoltre è previsto il mantenimento in Orto di uno stock di piante che, oltre ad essere mantenute a scopo divulgativo, possano essere utilizzate per eventuali rinforzi delle popolazioni naturali.
Pinguicula grandiflora
Pinguicula grandiflora è una pianta carnivora diffusa in Europa occidentale, caratteristica per i suoi vistosi fiori e le sue foglie appiccicose con cui cattura e digerisce piccoli insetti.
Non era nota la sua presenza in Italia fino alla scoperta, nel 2010, di una piccolissima popolazione in Valle d’Aosta da parte dei ricercatori e degli studenti della nostra Università; questa popolazione è risultata essere l’unica in Italia anche dopo approfondite ricerche.
Vista la vulnerabilità di questa popolazione, posta lungo un sentiero, si è deciso di riprodurre per seme e mantenere all’Orto Botanico uno stock di piante per assicurarne la sopravvivenza. Le piante ottenute sono state in parte ripiantate nel sito originale in posizione più protetta. L’intervento si è rivelato provvidenziale dopo che nel 2018 la popolazione originale è stata distrutta da interventi di manutenzione del sentiero; fortunatamente le piante reintrodotte sono sopravvissute garantendo la sopravvivenza della specie in Italia.
Gentiana pneumonanthe,
Gentiana pneumonanthe è una genziana dalla ricca fioritura legata all’ambiente della brughiera. Questo ambiente un tempo molto diffuso nell’alta pianura lombarda, sta diventando sempre più raro e con esso la biodiversità ad esso associata, di cui Gentiana pneumonanthe è un emblema.
L’Orto Botanico ospita numerosi esemplari di Gentiana pneumonanthe, che producono numerosi semi ogni anno assicurando la conservzione di questa rara specie.
Utricularia vulgaris
Utricularia vulgaris è una pianta carnivora acquatica, rarissima in Italia e spesso confusa con la più comune Utricularia australis. Vive in ambienti acquatici di bassa quota, con acque pulite e povere in nutrienti, dove cattura piccoli animali acquatici attraverso piccole e complesse trappole subacquee. L’Orto Botanico ospita diversi esemplari provenienti da una delle poche popolazioni italiane conosciute, tutte a rischio di estinzione per il degrado degli ambienti acquatici.
Progetti di ricerca in campo forense (collaborazione con LABANOF)
Nell’ambito della collaborazione con il Laboratorio di Antropologia e Odontologia forense dell’Università degli Studi di Milano (LABANOF), l’Orto Botanico sviluppa progetti di ricerca per esplorare le potenzialità dello studio del mondo vegetale applicato alle indagini giudiziarie.
L’installazione didattica con la ricostruzione della “scena del crimine” (link) viene infatti utilizzata per osservare i processi che si sviluppano su un corpo abbandonato in ambiente. La copertura da parte delle foglie, la crescita della vegetazione, lo sviluppo di alghe e muschi sugli abiti e la loro degradazione vengono studiati per avere un utile riferimento nei casi reali.
Sul territorio dell’orto si conducono anche esperimenti per osservare come tessuti naturali e sintetici esposti agli ambienti naturali acquatici e terrestri vengono colonizzati da alghe, muschi e altri organismi in funzione della stagione e di altre variabili ambientali.