Un viaggio nel tempo e fino alla più recente attualità dell’identificazione e della classificazione delle piante tra scienza, storia dell’uomo e tradizione
MOSTRA
dall’11 al 16 dicembre 2018
Orto Botanico di Brera dell’Università degli Studi di Milano
Via privata F.lli Gabba 10, Milano
Identificare e classificare le piante è sempre stato di interesse per l’uomo.
E’ un ambito ricco di storia, cultura, tradizioni e che ha importanti ricadute nella vita quotidiana di ognuno. E’ altresì una linea di ricerca scientifica, che ha nel tempo affinato approcci, metodologie e strumenti di lavoro.
La mostra ripercorre le tappe della lunga storia della classificazione botanica e giunge fino ai più recenti metodi che impiegano l’analisi del DNA.
Accanto ai pannelli descrittivi sono esposte riproduzioni di testi storici, tavole botaniche, xiloteche, strumenti scientifici storici e recenti e materiali con cui il visitatore può interagire.
La mostra è realizzata nell’ambito del Progetto MIUR – Strategie innovative per la valorizzazione e la diffusione della conoscenza di collezioni botaniche e bibliografiche ad esse correlate a cui hanno lavorato l’Orto Botanico di Padova, l’Orto Botanico di Brera e l’Orto Botanico di Napoli. La mostra si svolge presso i tre orti esponendo un nucleo comune di sviluppo corredato da oggetti espositivi e da attività specifiche offerte ai visitatori, che riflettono le peculiarità locali.
Per la mostra all’Orto di Brera si ringrazia la Biblioteca Nazionale Braidense e il Museo Astronomico di Brera.
INFO
La mostra è visitabile negli orari di apertura dell’Orto Botanico, tutti i giorni dall’11 al 16 dicembre, dalle 9:30 alle 16:30, con eccezione di mercoledì 12.
Ingresso libero.
ATTENZIONE: L’entrata all’Orto Botanico è solo da Via F.lli Gabba 10 causa cantiere di ristrutturazione dell’accesso all’Orto da Via Brera che preclude l’accesso per qualche mese
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
Nel seguito forniamo alcuni spunti dei temi trattati nelle diverse sezioni
Osservare le piante. Come e perché l’uomo ha iniziato a riconoscere e classificare le piante
Mettere ordine tra le piante (come tra altre categorie di viventi e oggetti) è un’esigenza che ha radici lontane. Si classificava per desiderio di conoscenza ma anche per necessità e sopravvivenza. Anche le tassonomie popolari e l’attenzione alle piante medicinali hanno una lunga storia.
L’illustrazione botanica nell’antichità
Le origini dell’illustrazione botanica, con alcuni esempi, e il primo erbario del Mediterraneo.
Il Mediterraneo. La botanica nell’antica Grecia
La nascita della botanica occidentale. Teofrasto di Ereso e le prime descrizioni di piante dell’antica Grecia.
Dall’antica Roma al Medioevo
Da Plinio il Vecchio e Dioscoride ad Alberto Magno, attraverso i primi trattati sulle piante, divenuti riferimento per secoli, per la botanica e per la farmacologia.
La botanica nel Rinascimento
Fagioli, zucche, pomodoro, patate… Dalla scoperta dell’America in avanti, piante ignote giungono dal Nuovo Mondo a seguito delle grandi esplorazioni. Il Rinascimento è il momento di un nuovo impulso alla botanica con molti studiosi attenti (Pietro Andrea Mattioli tra i tanti) e anche di una maggiore accuratezza scientifica nella riproduzione.
I primi tassonomi
Verso la nascita della botanica come scienza…. Dall’erborista al botanico, con alcuni nomi di rilievo tra cui Andrea Cesalpino, Caspar Bahuin, John Ray, Joseph Pitton de Tournefort.
Linneo e i nomi delle piante
Carl N. Linnaeus e la moderna classificazione delle piante, basata sulla nomenclatura binomiale e su un sistema che considera le componenti riproduttive del fiore. E’ il metodo che attribuisce a ogni organismo vivente due nomi (in lingua latina), uno riferito al genere di appartenenza e uno riferito alla specie e diventa il riferimento ufficiale per tutta la comunità scientifica.
Che cosa significa classificare?
Ma, in pratica, cosa significa classificare? Significava e significa ancora oggi mettere in ordine. Dopo Linneo, che ha definito i capisaldi della sistematica (ossia la scienza della classificazione) i metodi si sono affinati considerando anche gli aspetti evolutivi.
Che pianta è? Attività di identificazione di piante con la chiave dicotomica
Tutti possono provare a classificare una pianta osservando le caratteristiche morfologiche particolari che la differenziano da altre. Partendo dalle foglie (caratteri identificativi delle piante) individuiamo la pianta usando uno schema (chiave dicotomica).
Gli erbari
Cos’è un erbario? Come è fatto? A cosa serve?
Gli erbari non sono solo raccolte di piante pressate ed essiccate, ma sono una grande risorsa di informazione, educazione, conservazione e anche, oggi, un supporto agli studi sistematici e filogenetici con l’analisi del DNA.
Cacciatori di piante
Tante piante di paesi lontani che oggi coltiviamo nei nostri giardini sono frutto delle conquiste di tanti esploratori botanici, veri cacciatori di piante, che soprattutto tra il XVIII e il XIX secolo hanno portato in Occidente piante bizzarre, ornamentali e utili per la salute, l’alimentazione e l’economia. Tra queste anche la pianta da cui si ricava il chinino, con cui è stato possibile combattere la malaria!
L’esplorazione botanica in Italia meridionale nell’800
Nell’800 molti studiosi, tra cui in particolare Michele Tenore e Giovanni Gussone, hanno massicciamente esplorato l’Italia meridionale. A loro si deve la scoperta di molte nuove specie e la loro descrizione.
Estratti e riproduzioni da opere storiche
Dal fondo bibliografico del medico e botanico Albrecht von Haller, custodito presso la Biblioteca Nazionale Braidense, è proposta una selezione di riproduzioni di tavole botaniche e descrizioni di testi di grade interesse, ad opera di Ulisse Aldrovandi, Joseph Pitton de Tournefort, Giovanni A. Scopoli, Elizabeth Blackwell e lo stesso Haller.
Tra ‘800 e ‘900: le tavole didattiche e le xiloteche
In mostra un esemplare di tavole botaniche parietali e le sezioni sottili di legni di Hermann Nordlinger, sussidi per la didattica tra ‘800 e ‘900 che oggi sono una preziosa testimonianza del passato ma anche un esempio di come la scienza sa essere arte.
Osservare con gli strumenti
In mostra alcuni strumenti tra ‘700 e ‘900, impiegati per l’indagine naturalistica. Il visitatore potrà ammirare microscopi di diversa tipologia, stereomicroscopi e microtomi per l’esecuzione di sezioni sottili.
Che pianta è? Identificare le piante con il DNA
Cos’è il DNA? Come è fatto? Perché è così importante?
La descrizione morfologica può non essere sufficiente a identificare una pianta. Oggi, l’analisi del DNA permette di “leggere” sequenze specifiche del genoma della pianta che costituiscono la sua “carta di identità” e permettono di identificarla in modo univoco.
Salvie da tutto il mondo
Le salvie della ricca collezione dell’Orto Botanico di Brera sono state sottoposte a DNA barcoding ed è possibile attribuire loro la sicura identità.
Il visitatore potrà scoprire quanto siano diverse tra loro e la provenienza da tanti paesi del mondo!
Riconoscere le piante con il DNA barcoding
Cos’è il DNA barcoding? E’ la tecnica che consente di identificare le piante attraverso l’analisi del DNA. Come i prodotti al supermercato sono identificati dal codice a barre così gli esseri viventi possono essere identificati attraverso il proprio codice genetico. Esploriamo i vari passaggi che bisogna eseguire per ottenere il risultato.